Implantologia

Gli impianti dentali sostituiscono le radici dei denti naturali mancanti. Sono costituiti da viti in titanio di varia forma e dimensione e si inseriscono nell’osso.
Successivamente l’osso intorno si rigenera aderendo intimamente ad esso (osteointegrazione). A processo ultimato ed in base alla qualità e quantità di osso presente gli impianti potranno essere caricati con una corona o un ponte, a seconda del piano di cure previsto. L’inserimento dell’impianto nell’osso avviene con un piccolo intervento ambulatoriale in anestesia locale, un’incisione gengivale e, con frese apposite, viene praticato un foro attraverso il quale è inserito l’impianto. In caso di spessori e altezze di osso insufficienti esistono tecniche chirurgiche sofisticate che permettono di aggirare l’ostacolo. I pazienti portatori di impianti devono necessariamente seguire un’igiene orale accurata e frequenti controlli dal dentista. Il fumo rappresenta un grave fattore di rischio per la durata degli impianti. Come i denti naturali anche gli impianti se non puliti a sufficienza possono “ammalarsi” e tale fenomeno se non controllato porta alla perdita del dente su impianto (perimplantite). Gli impianti vengono utilizzati per sostituire denti singoli mantenendo i denti adiacenti integri oppure per stabilizzare protesi mobili.
Ci sono tre metodi per sostituire uno o più denti:
1 – L’impianto dentale
2 – Il ponte fisso
3 – La protesi rimovibile

La miglior soluzione per la sostituzione di un dente è l’impianto dentale, perché più sicuro e affidabile.

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CASE REPORT 1
CASE REPORT 2